Di cellule staminali si sente molto spesso parlare in ambiti e contesti completamente differenti l’uno con l’altro. Ci sono quelle del cordone ombelicale, quelle prelevabili dagli embrioni o quelle utilizzate ogni giorno nell’ambito dell’ematologia per guarire alcune forme tumorali. Facciamo un po’ di chiarezza per meglio comprendere quante categorie di queste cellule esistono, cosa sono e a cosa servono.
 

Definizione di cellule staminali

Le cellule staminali rappresentano delle cellule primitive che non hanno ancora iniziato a svolgere alcuna funzione specifica. Esse si possono differenziare e autorigenerare tramite divisione cellulare. Il loro nome è stato coniato nel 1906 dallo scienziato Alexander Maximov per indicare cellule in grado di dare origine a discendenze cellulari.
 
Se per accertare la presenza di tali cellule all’interno del corpo umano bisogna aspettare fino alla metà del secolo scorso, per accertare l’esistenza delle cellule staminali embrionali si deve attendere il 1981: anno in cui vengono scoperte dagli studiosi Matthew Kaufman e Martin Evans, che avviano una sorta di vera e propria rivoluzione in materia.
 

Suddivisione delle cellule staminali

A livello generico si può dire che oggi esistono due diverse categorie di staminali: quelle embrionali (presenti soltanto all’interno dell’embrione all’inizio dello sviluppo e capaci di creare ogni cellula del corpo) e quelle adulte (presenti nei tessuti già formati, nei quali agiscono come fonte di ricambio cellulare. Un esempio di ciò è il rinnovamento cellulare della cute).
 

Quando le staminali diventano rischiose

Anche se tra i vari impieghi delle cellule staminali rientra anche la cura di varie patologie, in presenza di forme tumorali esse sortiscono l’effetto contrario, stimolando la crescita del cancro. Di fatto, esistono delle staminali tumorali caratterizzate da una vita più lunga e in grado di resistere ai medicinali anticancro. In fase di malattia a essere colpite subito sono proprio queste cellule.
 

Considerazioni

Come è evidente da quanto appena detto, le cellule staminali rappresentano un argomento piuttosto ampio e variegato, che può portare grandi benefici, ma anche enormi malefici. Dal punto di vista medico-scientifico si continua a puntare il tutto per tutto sulla ricerca per sfruttare al meglio le cellule buone e per combattere quelle meno buone.

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