L’ernia è una condizione patologica che si può definire in diversi modi. Derivante dal greco hernios (germoglio), il termine può indicare la fuoriuscita di un viscere dalla cavità in cui è normalmente contenuto. Questo è il caso, per esempio, dell’ernia inguinale. Ricordiamo però che esiste anche l’ernia del disco. La patologia in questione, può essere trattata con l’ausilio di diversi presidi, come per esempio il busto ortopedico.
 
Per comprenderne le caratteristiche, è necessario ricordare prima di tutto che la nostra spina dorsale - colonna vertebrale - è composta da 26 vertebre. Tra le singole vertebre, si possono trovare dischi morbidi riempiti con una sostanza gelatinosa.
 
I suddetti dischi, sui quali appoggiano le vertebre, servono a tenerle in posizione. Man mano che passano gli anni, i dischi intervertebrali vanno incontro a un processo di degenerazione che causa diverse problematiche.
 
Sintomi, diagnosi e cura dell’ernia
In primo luogo, è possibile ricordare la perdita delle capacità di ammortizzazione. Il principale sintomo per chi vive in prima persona questa condizione è l’insorgenza di mal di schiena. Questo accade perché i dischi intervertebrali si spostano e toccano, irritandoli, i nervi vicini.
 
Come già detto, questo provoca dolore alla schiena e fenomeni di sciatalgia. Per diagnosticare la situazione appena descritta si ricorre a esami di imaging. Il trattamento, invece, può concretizzarsi in modi diversi a seconda della condizione specifica.
 
A volte può bastare un po’ di riposo e, come già detto, il ricorso al busto ortopedico. In casi più gravi, invece, può essere necessario assumere farmaci o fare riferimento a terapia fisica o chirurgica. Molto importante è ribadire che questi trattamenti non sono sempre necessari.
 
Non si parla di guarigione spontanea vera e propria, ma di un adattamento fisiologico dei frammenti di disco espulsi. Questo meccanismo, generalmente, si verifica dopo circa 3 mesi dall’inizio del problema in 3 casi su 4.
 
Fondamentale è anche l’attività fisica. Migliorando il tono muscolare, o prevenendone l’eccessiva perdita attraverso l’utilizzo di ausili come i busti, è infatti possibile tenere sotto controllo la protrusione discale. 
 
Importantissimi a tal proposito sono anche gli esercizi di controllo della postura, che permettono di apprezzare una regressione, seppur parziale, della condizione di protrusione discale. I suddetti devono essere chiaramente svolti seguendo il consiglio di un professionista e dopo aver consultato il proprio medico di fiducia.

Vedi anche: I BUSTI ORTOPEDICI IN CASO DI ERNIA

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