Un po' di anni fa, quando dovevi fare attività fisica di qualsiasi tipo, il responsabile del centro sportivo, aveva solo l'obbligo di mantenere in buono stato la struttura e a norma gli impianti, c'era solo l'impegno di chi frequentava il circolo di presentare un certificato medico di buona salute, ma ora le cose sono cambiate e non basta più solo questo.

Dal 2017 le Associazioni Sportive Dilettantistiche e non, sono obbligate ad avere il defibrillatore. 

Da un po' di anni a questa parte i centri sportivi hanno il dovere di tenere anche un defibrillatore semiautomatico a norma per effettuare i primi soccorsi nel caso in cui qualcuno si senta male, con l'obbligo anche di avere una persona adeguatamente addestrata che lo sappia utilizzare.

Questa normativa è stata emanata, grazie al Decreto Balduzzi, proprio perché troppe persone perdevano la vita facendo attività fisica, mettendo sotto sforzo il cuore, quindi anche se è stata una spesa in più per le associazioni, bisogna proprio dire che ne è valsa la pena.

Di conseguenza la formazione delle persone che lavorano all'interno delle società sportive nell'utilizzare il defibrillatore è basilare per poter salvare la vita alle persone in difficoltà.

L'obbligo è diffuso anche al di fuori di queste società, anche dove si pratica sport a livello amatoriale e strutture di bellezza come:

  • le palestre
  • scuole di danza
  • centri di benessere
  • in tutti quei luoghi e attività dove le persone mettono sotto sforzo il cuore.

Il defibrillatore semiautomatico in alcuni casi, diventa un vero e proprio salvavita, quindi i proprietari di strutture e associazioni non la devono vedere come un'ulteriore spesa, ma come un'opportunità di salvare una vita umana.

Quali rischi ci sono se non ci si mette a norma con il Decreto Balduzzi in riferimento al defibrillatore?

Se nella struttura una persona muore per un arresto cardiaco e all'interno non c'è nè i defibrillatore e nè la persona abilitata ad utilizzarlo, la persona responsabile e passibile di condanna civile e penale è il gestore del centro.

Questo significa che anche se non è lui il vero responsabile per vari motivi, come per esempio perché aveva semplicemente incaricato un dipendente ad occuparsene, il proprietario o il gestore deve assicurarsi che sia stato fatto sia l'acquisto che il corso di primo soccorso e utilizzo dello strumento. 

Cosa si deve fare una volta che si ha acquistato il defibrillatore e formato una persona?

Dopo i primi due passaggi, bisogna informare i propri collaboratori e soci del luogo in cui si trova il defibrillatore in modo che tutti ne siano a conoscenza mettendo anche anche dei cartelli che indicano dove è stato collocato. 

Se il centro sportivo è gestito da due società è possibile dividere la spesa sia per l'acquisto che per la formazione, ma nel caso che una delle due società non prosegui in quella struttura, il defibrillatore rimane per quell'impianto sportivo.

Anche i responsabili del 118 devono essere a conoscenza della presenza dello strumento e della persona o più persone che hanno fatto il corso di formazione e deve essere designato qualcuno che si occupi a sottoporre il defibrillatore alla manutenzione ordinaria.

Fare sportè una delle cose più belle e salutari del mondo, se questo viene praticato in luoghi sicuri è la garanzia per salvaguardare la propria vita.

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