Un po' di anni fa, quando dovevi fare attività fisica di qualsiasi tipo, il responsabile del centro sportivo, aveva solo l'obbligo di mantenere in buono stato la struttura e a norma gli impianti, c'era solo l'impegno di chi frequentava il circolo di presentare un certificato medico di buona salute, ma ora le cose sono cambiate e non basta più solo questo.
Da un po' di anni a questa parte i centri sportivi hanno il dovere di tenere anche un defibrillatore semiautomatico a norma per effettuare i primi soccorsi nel caso in cui qualcuno si senta male, con l'obbligo anche di avere una persona adeguatamente addestrata che lo sappia utilizzare.
Questa normativa è stata emanata, grazie al Decreto Balduzzi, proprio perché troppe persone perdevano la vita facendo attività fisica, mettendo sotto sforzo il cuore, quindi anche se è stata una spesa in più per le associazioni, bisogna proprio dire che ne è valsa la pena.
Di conseguenza la formazione delle persone che lavorano all'interno delle società sportive nell'utilizzare il defibrillatore è basilare per poter salvare la vita alle persone in difficoltà.
L'obbligo è diffuso anche al di fuori di queste società, anche dove si pratica sport a livello amatoriale e strutture di bellezza come:
Il defibrillatore semiautomatico in alcuni casi, diventa un vero e proprio salvavita, quindi i proprietari di strutture e associazioni non la devono vedere come un'ulteriore spesa, ma come un'opportunità di salvare una vita umana.
Se nella struttura una persona muore per un arresto cardiaco e all'interno non c'è nè i defibrillatore e nè la persona abilitata ad utilizzarlo, la persona responsabile e passibile di condanna civile e penale è il gestore del centro.
Questo significa che anche se non è lui il vero responsabile per vari motivi, come per esempio perché aveva semplicemente incaricato un dipendente ad occuparsene, il proprietario o il gestore deve assicurarsi che sia stato fatto sia l'acquisto che il corso di primo soccorso e utilizzo dello strumento.