03 Settembre 2018
Il 30 giugno del 2017 è ufficialmente entrato in vigore per le ASD l’
obbligo di dotarsi del defibrillatore. Una proposta lanciata la prima volta con il Decreto Balduzzi il 24 aprile del 2013 che, dopo varie proroghe (20 gennaio 2016, 20 luglio 2016, 30 novembre 2016), è finalmente stata approvata a livello governativo.
A fugare alcuni dei diversi dubbi del Decreto Balduzzi ci ha pensato il Decreto 26 giugno 2017 del Ministero della Salute, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 28 giugno dello stesso anno. Al suo interno sono in primis specificate le linee guida su possesso e utilizzo dei defibrillatori semiautomatici.
Come specificato in quest’ultimo documento, l’obbligo di dotarsi del defibrillatore spetta solo alle associazioni sportive dilettantistiche e alle società sportive dilettantistiche regolarmente inserite nel Registro del CONI. Tali realtà possono chiedere a chi fornisce l’impianto di mettere a disposizione il proprio defibrillatore.
L’entrata in vigore del nuovo Decreto, impone la presenza del defibrillatore per esempio solo in caso di gare registrate nei calendari delle Federazioni sportive nazionali o delle discipline sportive associate, di attività agonistiche disciplinate da realtà di promozione sportiva o di gare organizzate da società dilettantistiche.
Tra i motivi di scetticismo, rientrano sia il fatto che (per come stanno adesso le cose) c’è un’irragionevole disparità di trattamento tra le realtà associate e le realtà di promozione sportiva, sia il fatto che l’obbligo di dotarsi del defibrillatore è riservato alle sole gare.
In merito a quest’ultimo punto, va infatti specificato che (spesso e volentieri) lo sforzo fatto in una competizione non è poi tanto diverso dallo sforzo fatto durante un buon allenamento.
Com’è chiaro dalla situazione appena descritta, i decreti sull’obbligo dei defibrillatori risultano ancora piuttosto vaghi. Certo il Decreto 26 giugno 2017 ha indubbiamente fugato molti dubbi presenti nel precedente Decreto Balduzzi, ma non tutti. Inoltre, ha poi portato delle incongruenze ad oggi considerabili come ancora inspiegabili.
Vista la delicatezza dell’argomento e viste le ripercussioni derivanti da eventuali problematiche in materia, si consiglia alle associazioni di prestare il massimo livello di attenzione possibile. Per evitare spiacevoli situazioni
ci si può rivolgere al CONI per accertare la propria posizione.
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