Un po' tutti facciamo l'errore di pensare che vecchio abbia lo stesso significato di anziano, in realtà queste due parole della terza età, pur sembrando uguali, definiscono sì lo stesso periodo di vita, ma determinano uno stato generativo del fisico diverso l'uno dall'altro.
La differenza si nota un po' in tutto, ad esempio un anziano è quella persona che sì ha i suoi anni, ma fino a quel momento si è mantenuto bene sia mentalmente che fisicamente dedicandosi delle attenzioni a sé stesso, essendo molto curioso di tutto quello che lo circonda, molto attivo, positivo.
Cerca di fare attenzione a quello che mangia, fa sempre un po' di attività fisica, ha sempre cercato di comunicare con gli altri per avere uno scambio di idee e confrontarsi, fa progetti per il futuro, insomma una persona che non si lascia andare ma che si tiene viva.
Un vecchio invece è quella persona che non ha mai fatto niente per mantenere attivo e giovane il suo corpo, è sempre rimasto in solitudine, non ha mai voluto stare con gli altri, che pensa sempre al passato, è sempre arrabbiato, si lamenta sempre di tutto, è burbero; ti è mai capitato di sentire una persona di una certa età dire: "oggi mi sento vecchio"? Il significato è proprio quello di sentirsi spenti, stanchi, annoiati e con la voglia di stare distesi a riposare e non fare altro.
In definitiva l'anziano se guarda indietro vede una vita piena e vissuta con soddisfazioni con altri traguardi da raggiungere e senza sentirsi antenato, mentre il vecchio pensa di non aver mai raggiunto alcun appagamento, obiettivo e sentirsi "sulla groppa" il doppio degli anni.