Anche se è vecchio e robusto, Babbo Natale me lo immagino amante dello sport, non può essere diversamente, se ci pensi bene: sale nella slitta, va sopra i tetti delle case, entra nei camini di ogni casa, fa tutto in sola una notte, insomma la vedo una cosa ovvia che con tutto questo movimento sia una persona che ama muoversi e fare attività fisica.
Anche se Babbo Natale è un personaggio per bambini, la sua figura è stata ispirata ad una persona che nel IV secolo è realmente esistita, per essere più precisi era un vescovo di Myra, in Turchia, che si chiamava San Nicola. Questo uomo viene descritto come una persona che proteggeva donne e bambini ed era molto generoso, pare che sia riuscito a salvare tre donne, troppo povere per potersi sposare, portando loro per tre notti consecutive un sacco pieno d'oro salvandole così dalla miseria e portando loro un po' di felicità grazie alla possibilità di sposarsi.
Successivamente nel VII secolo, San Nicola divenne un protettore per i marinai bizantini che si scontravano da tempo con l'Impero Ottomano, da qui questo rito si diffuse per tutta l'Europa, principalmente a Venezia e a Bari dove questa usanza è molto sentita perché hanno avuto in possesso le reliquie di questo santo tanto buono.
San Nicola che porta i dolcetti per tutti i bambini viene festeggiato la notte tra il 5 e il 6 dicembre ed è una vera e propria tradizione ancora più vecchia del Natale per il nord Europa e per gli olandesi è addirittura il simbolo del Natale.
È con il 1822 che inizia la trasformazione da storia vera a favola immaginaria per i bambini come la conosciamo ora, grazie allo scrittore americano Clement Clark Moore il quale l'ha arricchita di renne che trainano la slitta, Babbo Natale che scende dal camino, gli elfi super indaffarati nell'aiutarlo, insomma la favola che tutti conosciamo e che raccontiamo ai nostri figli.
Se pensiamo a Babbo Natale e a tutto il lavoro che deve fare, concentrato tutto in una notte e soprattutto non potendo sforare i tempi, possiamo benissimo adattarlo alle nostre vite, infatti la maggior parte di noi è sempre indaffarata, sembra come se dovessimo concentrare tutto in un unico giorno perché vogliamo o siamo costretti a fare un sacco di cose ogni giorno come se non ci fosse un domani.
E se noi dovessimo pensare a quale potrebbe essere lo sport preferito di Babbo Natale non ci sbagliamo se pensiamo che la corsa o il salto possano essere quelli più probabili, come il sollevamento pesi potrebbe essere quello degli elfi, insomma la nostra immaginazione ci aiuta a dare un aspetto reale ad un personaggio creato in modo immaginario, ma che può benissimo adattarsi al nostro modo di vivere la vita al giorno d'oggi.
Poi pensando al fatto che si muove d'inverno con il freddo, una bella fascia riscaldante per la schiena o un coprispalle in lana li vediamo due prodotti utili per riscaldare Babbo Natale mentre sta sopra alla sua slitta in questa notte tanto fredda, o per esempio delle cavigliere lo possono aiutare a proteggere le caviglie scendendo dalla slitta e giù per i camini.
Sembra impossibile come una storia di immaginazione creata attorno a Babbo Natale possa essere così tanto reale e possa essere paragonata alla vita che la maggior parte di noi ha. Poi credo che in riferimento a come siamo, tenderemo ad attribuire lo sport preferito a Babbo Natale basandoci proprio sulle nostre preferenze.
Lo staff di sanitaria sportiva con questo articolo su Babbo Natale, ha voluto dedicare un momento un po' più leggero ai suoi lettori che spesso sono abituati a leggere e ad informarsi su argomenti un po' più seri e impegnativi e visto che il Natale si sta avvicinando vogliamo ringraziarvi per la vostra presenza e vogliamo augurarvi un sereno e felice Natale a tutti voi e alle vostre famiglie.