La fascite plantare è un disturbo in genere doloroso della fascia plantare, che si presenta alla base del calcagno: una problematica maggiormente diffusa tra le donne e le persone obese, il cui peso schiaccia le parti molli generando una costante situazione di stress.
 
Per quanto concerne i sintomi, il dolore mattutino ai talloni di quando ci si sveglia e si appoggiano i piedi a terra è forse il più indicativo, ma la stessa sofferenza può ripresentarsi anche durante il corso della giornata, soprattutto se si pratica sport. La durata varia da sei a dodici mesi circa.
 
Anche se si è sempre detto che la fascite plantare dipende dalla periostite del calcagno, di recente si è scoperto che essa è legata all’atrofia muscolare dell’abduttore presente nel quinto dito. Nella maggior parte dei casi colpisce i soggetti che praticano attività fisica e soprattutto chi corre.
 
I corridori a rischio sono in particolar modo quelli che di punto in bianco incrementano i chilometri percorsi facendo allenamenti troppo intensi, ma anche quelli che durante la corsa adottano posture scorrette, usano calzature inadeguate o corrono su superfici eccessivamente dure.
 
Per accertare l’entità della malattia spesso basta eseguire un esame obiettivo e tramite la radiografia è facile evidenziare la presenza un osteofita, che tuttavia non rappresenta mai la causa effettiva della patologia.
 
Ciò a cui bisogna fare particolare attenzione durante le indagini, è non confondere la fascite plantare con altre malattie come la sindrome del tunnel tarsale, la rottura della fascia plantare, lo stress del calcagno o la borsite calcaneare.
 
Le cure vanno eseguite gradualmente, iniziando con quelle delle fase acuta durante la quale il paziente prende farmaci FANS, riposa molto, fa stretching e si concede qualche massaggio con bottiglie di acqua congelata.
 
Dopodiché si passa al trattamento conservativo, che prevede l’utilizzo di un tutore notturno e di appositi plantari, ma anche terapie con ultrasuoni in acqua o a onde d’urto. Se il dolore dura più di un anno si procede con l’intervento chirurgico per effettuare la resezione della fascia plantare.
 
Naturalmente, dopo la guarigione, è necessario riprendere lo sport in modo progressivo, evitando di mettere sotto eccessivo sforzo i piedi e procedendo per step.

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