04 Febbraio 2019
Prima di spiegare nel dettaglio i pro e contro della magnetoterapia, cerchiamo di capire in cosa essa effettivamente consiste, descrivendola e dandone una definizione che aiuti chi ne ha bisogno a focalizzare i suoi utilizzi.
Magnetoterapia: cos’è e come funziona
La magnetoterapia usa i campi magnetici per stimolare la rigenerazione cellulare in caso di fratture che stentano a sistemarsi, come anche in caso di osteoporosi o di semplice dolore a livello muscolare.
Per funzionare in modo corretto la terapia in questione necessità di apparecchiatura tecnica composta da un solenoide, al cui interno viene creato un campo elettromagnetico con frequenza variabile da pochi a diverse migliaia di hertz.
La scelta delle frequenze da usare dipende in primis dalla tipologia di disturbo:
- frequenze ridotte stimolano l’attività biologica dei tessuti;
- mentre frequenze più accentuate generano un effetto analgesico.
Visto che la carica elettrica delle cellule umane tende a calare in presenza di certe malattie o disturbi, gli impulsi elettromagnetici ne ripristinano il corretto funzionamento ripolarizzando le membrane cellulari.
Dal punto di vista strutturale, le onde adoperate dalla terapia in questione non sono né invasive né ionizzanti. Per questo motivo, non potendo essere assorbite da organi e/o tessuti, sono biologicamente innocue sia per chi riceve che per chi effettua il trattamento.
La magnetoterapia può essere statica (quando si applicano i magneti sulla zona da trattare), a bassa frequenza (quando l’obiettivo è assecondare la rigenerazione dei tessuti) o ad alta frequenza (quando bisogna ottenere un effetto antinfiammatorio e analgesico).
Pro e contro della magnetoterapia
Tra i suoi principali vantaggi, la magetoterapia presenta anche quello di poter essere utilizzata per ogni malattia a carattere infiammatorio e doloroso: è efficace contro i disturbi reumatici, articolari o muscolari e quando sopraggiungono distorsioni, artrosi, ernie, mal di schiena, artriti, ecc.
In buona sostanza, la magnetoterapia:
- agisce in modo antinfiammatorio;
- produce effetti antidolorifici;
- migliora la circolazione del sangue;
- velocizza il riassestamento delle fratture;
- e agevola la cicatrizzazione delle ferite.
In merito agli svantaggi, la magnetoterapia tende a essere sconsigliata a tutti coloro i quali presentano dispositivi come i pacemaker, il cui corretto funzionamento può venire ostacolato dalle onde elettromagnetiche.
Altre situazioni problematiche sono quelle in cui i pazienti hanno delle protesi metalliche, presentano malattie cardiache, ipertiroidismo, ecc., sono in gravidanza o devono allattare: situazioni diverse, che non sono adatte alla magnetoterapia.
Ora che abbiamo spiegato i pro e contro della magnetoterapia, consigliamo comunque di
rivolgersi a un medico prima di intraprendere qualsiasi percorso terapeutico.
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