
La sindrome del tunnel carpale è una patologia molto diffusa che colpisce il nervo mediano al polso, causando formicolii, intorpidimento e dolore alla mano. È tipica di chi usa molto le mani per lavoro o attività ripetitive, come digitare alla tastiera, usare utensili manuali o suonare strumenti. Nelle fasi iniziali può essere solo un fastidio notturno, ma con il tempo può limitare la forza e la precisione nei movimenti.
Conoscere i sintomi, i rimedi efficaci e le migliori ortesi per il polso permette di agire tempestivamente e prevenire peggioramenti. In questa guida pratica scoprirai come riconoscere la sindrome, cosa fare subito, e quali dispositivi aiutano a proteggere e recuperare la funzionalità della mano.
Il tunnel carpale è un passaggio stretto situato nel polso, attraverso il quale scorrono tendini e il nervo mediano. Quando i tessuti circostanti si infiammano o aumentano di volume, lo spazio disponibile si riduce e il nervo viene compresso. Il risultato è una combinazione di dolore, formicolio e perdita di forza nella mano, in particolare nel pollice, indice e medio.
Compressione del nervo mediano nel canale carpale del polso.
Infiammazione tendinea dovuta a movimenti ripetitivi o postura scorretta.
Ridotto spazio anatomico per predisposizione genetica o condizioni come l’artrite.
Rischio aumentato con lavori manuali ripetitivi o uso prolungato del computer.
I sintomi iniziano gradualmente e spesso vengono confusi con una semplice stanchezza della mano. Con il tempo, diventano più intensi e persistenti, specialmente durante la notte o al mattino.
Formicolio e intorpidimento a pollice, indice e medio, anche di notte.
Dolore che si irradia dal polso all’avambraccio.
Perdita di forza nella presa e difficoltà a tenere piccoli oggetti.
Rigidità mattutina e fastidio con movimenti ripetuti.
Nei casi avanzati, riduzione della sensibilità permanente.
Le cause principali della sindrome del tunnel carpale derivano da attività che provocano movimenti ripetuti o posture scorrette del polso. Anche fattori ormonali o patologie sistemiche possono contribuire alla compressione del nervo.
Lavori manuali ripetitivi (dattilografi, parrucchieri, artigiani, operatori di linea).
Uso prolungato di mouse e tastiera senza supporto ergonomico.
Artrite reumatoide, diabete e ritenzione idrica.
Squilibri ormonali (gravidanza, menopausa).
Traumi o fratture che alterano la struttura del tunnel carpale.
La diagnosi si basa su sintomi, visita specialistica e test specifici per valutare la compressione del nervo. L’elettromiografia (EMG) è l’esame di riferimento per confermare l’entità del danno neurologico.
Test di Phalen: piegando il polso per 60 secondi si riproduce formicolio.
Test di Tinel: percussione del nervo mediano causa scosse o formicolii.
Elettromiografia per misurare la velocità di conduzione nervosa.
Ecografia per valutare ispessimenti tendinei o compressioni anatomiche.
Nelle forme lievi e moderate, la gestione conservativa porta ottimi risultati. L’obiettivo è ridurre la pressione sul nervo mediano e migliorare la funzione muscolare con esercizi mirati e l’uso di ortesi per il polso.
Modifica delle attività: ridurre i gesti ripetitivi e mantenere il polso in posizione neutra.
Ortesi notturne: mantengono il polso dritto durante il sonno, riducendo la compressione.
Esercizi di mobilità: flesso-estensione e rotazioni dolci del polso per migliorare il flusso nervoso.
Impacchi freddi per ridurre gonfiore e dolore dopo attività intense.
Fisioterapia con laser, tecar o onde d’urto nei casi più resistenti.
Le ortesi per tunnel carpale sono progettate per mantenere il polso in posizione neutra e ridurre la pressione sul nervo mediano. La scelta del modello dipende dall’intensità dei sintomi e dal momento d’uso (notturno o diurno).
Polsiere notturne rigide o semi-rigide per stabilizzare il polso durante il sonno.
Ortesi da lavoro con stecche flessibili per garantire libertà di movimento e supporto.
Fasce elastiche per attività leggere o post-riabilitazione.
Supporti ergonomici per tastiera e mouse durante il lavoro al computer.
Dispositivi refrigeranti per alleviare gonfiore e infiammazione dopo uso prolungato.
Gli esercizi specifici aiutano a migliorare la mobilità del nervo mediano, rinforzare i muscoli e mantenere il corretto equilibrio tra polso e dita. Vanno eseguiti lentamente, 1–2 volte al giorno, evitando dolore acuto.
Scivolamento nervoso: apri e chiudi la mano estendendo il polso, 10–15 ripetizioni.
Stretching dei flessori: palmo rivolto in avanti, dita tirate delicatamente all’indietro.
Mobilità polso: rotazioni lente e controllate in tutte le direzioni.
Rinforzo presa con palla morbida o elastico, senza sforzi eccessivi.
Postura corretta con spalle rilassate e polso in linea con l’avambraccio.
Prevenire la sindrome del tunnel carpale significa curare la postura e alternare i movimenti. Pochi accorgimenti quotidiani riducono il rischio di ricomparsa dei sintomi, soprattutto per chi lavora molte ore al computer o con le mani.
Pause attive ogni 45–60 minuti per muovere mani e polsi.
Supporti ergonomici per mouse e tastiera.
Correzione della postura di spalle e collo per migliorare la circolazione nervosa.
Esercizi di stretching quotidiano per mano e avambraccio.
Ortesi preventive nei periodi di intenso utilizzo delle mani.
Categoria prodotto: https://www.sanitariasportiva.com/ortopedia/
Categoria correlata: https://www.sanitariasportiva.com/fisioterapia/
Diagnosi correlate: https://www.sanitariasportiva.com/area/diagnosi/tunnel_carpale/
La sindrome del tunnel carpale può essere gestita con successo se riconosciuta per tempo. Ridurre i carichi ripetitivi, utilizzare ortesi per il polso adeguate e praticare esercizi mirati consente di alleviare i sintomi e tornare a utilizzare le mani con serenità. L’approccio corretto combina prevenzione, ergonomia e continuità nel trattamento, evitando di arrivare alle fasi più dolorose o agli interventi chirurgici.
Questo articolo ha finalità informative e non sostituisce un consulto sanitario personalizzato.