
Settembre non è solo il mese del rientro a scuola e al lavoro: per tanti è anche il momento di tornare in palestra dopo la pausa estiva. L’estate porta spesso un calo di allenamenti strutturati: chi preferisce il relax al mare, chi si dedica solo a passeggiate o sport occasionali, chi semplicemente si concede settimane senza attività fisica regolare. Tutto normale, anzi benefico: anche il corpo ha bisogno di staccare.
Ma il ritorno alle routine di allenamento va gestito con attenzione. Riprendere subito con la stessa intensità di giugno, o peggio ancora “recuperare” in fretta ciò che si è perso, è il modo migliore per esporsi a dolori muscolari, contratture e veri e propri traumi. Questo articolo spiega come rientrare gradualmente, quali errori evitare, quali esercizi privilegiare e quali strumenti possono aiutare a ridurre i rischi.
Il corpo si adatta a ciò che facciamo: se durante l’estate abbiamo ridotto il volume e l’intensità degli allenamenti, muscoli, tendini e articolazioni hanno perso tono, elasticità e coordinazione. Tornare a carichi elevati senza progressione significa sovraccaricare tessuti non pronti.
Inoltre, la voglia di rimettersi in forma velocemente può giocare brutti scherzi: la fretta porta a trascurare il riscaldamento, a saltare esercizi di mobilità, a caricare troppo peso nei bilancieri. Risultato? Contratture, strappi muscolari, tendiniti, dolori articolari.
DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness): indolenzimento muscolare ritardato, tipico dopo sforzi intensi o insoliti. Non è grave, ma se eccessivo limita la continuità.
Contratture e stiramenti: muscoli non allenati sono più vulnerabili a movimenti bruschi.
Tendiniti: i tendini, meno vascolarizzati, si adattano più lentamente e possono infiammarsi.
Dolori articolari: carichi mal gestiti stressano ginocchia, spalle e schiena.
Infortuni da sovraccarico: chi riprende con volumi troppo alti rischia traumi da accumulo.
Dedica le prime sedute a testare la tua condizione: osserva come reagisce il corpo a esercizi base e segna eventuali rigidità o dolori.
Riduci i carichi del 30–40% rispetto a prima della pausa.
Aumenta le serie e i pesi in modo progressivo nelle settimane successive.
Inserisci almeno 2–3 settimane di adattamento prima di tornare ai livelli precedenti.
Mai iniziare “a freddo”: 10 minuti di cardio leggero, esercizi di mobilità articolare e attivazione muscolare specifica riducono drasticamente i rischi.
Allungare i muscoli a fine sessione favorisce il recupero e mantiene elasticità.
Non allenare subito tutti i giorni: alterna sedute di carico a giornate di riposo o attività leggere.
Multiarticolari leggeri: squat a corpo libero, plank, push-up.
Circuiti funzionali: coinvolgono più muscoli con carichi moderati.
Cardio moderato: cyclette, camminata veloce o corsa leggera per riattivare resistenza.
Esercizi di core stability: fondamentali per proteggere schiena e bacino.
Il rientro in palestra può essere reso più sicuro con piccoli strumenti di supporto:
una fascia elastica per stretching, utile per riscaldamento e mobilità;
supporti e ausili della sezione Sport e riabilitazione, che includono ginocchiere, polsiere e strumenti per il recupero muscolare.
Alimentazione: privilegia proteine magre, frutta, verdura e carboidrati complessi per sostenere il recupero.
Idratazione: bere regolarmente riduce crampi e affaticamento.
Sonno: 7–8 ore di riposo facilitano la rigenerazione muscolare.
Ascolto del corpo: se il dolore non è semplice indolenzimento, fermati e rivaluta.
Per restare in tema di prevenzione sportiva, leggi anche l’articolo: Ginocchia sotto stress: come proteggerle dopo lunghe camminate estive.
Il rientro in palestra è un momento carico di entusiasmo, ma anche di insidie. Per evitare traumi muscolari dopo lo stop estivo, occorrono gradualità, riscaldamento, attenzione alla tecnica e cura del recupero. Non serve strafare: i risultati arrivano con la costanza, non con la fretta. Investire nella prevenzione significa garantirsi un allenamento sicuro e duraturo, trasformando settembre nel vero punto di partenza di un percorso di salute e benessere.
Questo articolo ha finalità informative e non sostituisce un consulto sanitario personalizzato.